La lavorazione della platica non è “una cosa sola”. Comprende, al contrario, un ampio campo di tecniche, che prevedono fasi diverse e macchinari diversi. Infatti, i metodi per ottenere semilavorati o manufatti variano a seconda del tipo di materiale plastico utilizzato, della funzione che deve assolvere e del contesto in cui viene inserito.
Per esempio, se l’obiettivo è realizzare componenti adatti a sopportare alte temperature, servono polimeri termoresistenti e tecniche come la termoformatura.

In questo articolo, riassumiamo le principali metodologie impiegate per dar forma a prodotti e accessori in plastica.


GUARDA LE NOSTRE STRISCE IN PVC


La lavorazione della plastica: il processo di produzione adatto a te

Se hai un’officina, un laboratorio o un’azienda con il suo spazio di produzione, devi scegliere la lavorazione della plastica adatta alla tua attività. Per farlo, valuta alcuni fattori: tempistica, volumi e costi, forma degli oggetti da produrre, materiali plastici adatti.

Tempi, volumi e costi

La prima domanda che devi farti è: in quanto tempo devono essere pronti semilavorati, componenti o manufatti destinati alla vendita?
Ci sono tecniche di lavorazione della plastica che permettono di avere i primi risultati nel giro di ventiquattr’ore, mentre altre richiedono un’attesa maggiore.
Volumi e costi sono legati tra loro quasi da un rapporto inversamente proporzionale: in molti casi, produzioni di volumi alti hanno costi iniziali elevati, ma costi per unità ridotti nel lungo periodo; all’opposto, produzioni limitate numericamente, poco automatizzate, richiedono spese di avvio basse, ma il costo unitario rimane alto.

Forma degli oggetti e materiali adatti

Anche la forma del semilavorato o del prodotto da costruire influisce sulla scelta del metodo di lavorazione della plastica.

Un oggetto con linee e volumi complessi, rigidamente definiti da stretti limiti di tolleranza, richiede macchinari e tecniche sofisticate. La scelta dei polimeri più adatti al processo di produzione dipende dalle sollecitazioni cui il materiale sarà poi sottoposto nel contesto d’uso.

Metodi di lavorazione della plastica

Quali sono, dunque, i principali metodi di lavorazione della plastica? Elenchiamo qui sotto i processi più usati.

Stampaggio a iniezione, per compressione o per trasferimento

Esistono tre tecniche di stampaggio diverse per dar forma ai materiali plastici: quella a iniezione, quella per compressione e quella per trasferimento.
Lo stampaggio a iniezione delle materie plastiche funziona un po’ come il gioco delle formine dei bambini.
Infatti, il materiale plastico fuso, quindi caldo, viene iniettata in uno stampo preformato e chiuso. Raffreddandosi, la plastica si solidifica nella morfologia impressa dal contenitore.

Come suggerisce l’espressione che lo designa, lo stampaggio per compressione è un processo in cui il materiale plastico viene appunto sottoposto ad alta pressione. Per effettuarlo si utilizzano solitamente polimeri termoindurenti ridotti in polvere oppure sotto forma di pellet.

Infine, lo stampaggio per trasferimento riguarda le plastiche termoindurenti: mantenute a una temperatura che impedisce la reticolazione, ma le rende malleabili, sono sottoposte a pressione e trasferite in stampi chiusi.
Questo metodo permette una grande accuratezza nel rispetto dei limiti di tolleranza delle misure.

Estrusione

L’estrusione è un processo di lavorazione della plastica adatto sia a materiali termoplastici sia a materiali termoindurenti.
Esistono due tipi di estrusioni, ciascuna adatta a produzioni diverse:

  • l’estrusione plastica;
  • l’estrusione in bolla.

L’estrusione plastica consiste nel forzare la plastica riscaldata e pastosa al passaggio in una sagoma, una matrice, che le conferisce la forma desiderata. Il processo avviene grazie all’azione di una vite senza fine che ruotando innesca il meccanismo che sospinge la materia plastica.
Per ottenere le pellicole di polietilene, si utilizza, invece, l’estrusione in bolla, che consiste nel far passare il polimero caldo in una filiera di forma circolare.

Soffiaggio

Il soffiaggio è un processo molto simile a quello realizzato per creare gli oggetti in vetro. Si parte da un cilindro in resina, che viene poi soffiata attraverso un apposito macchinario per ottenere prodotti cavi.

Pultrusione

La pultrusione è una tecnica particolare impiegata per ottenere profili polimerici resi più resistenti dalla presenza di fibre di vetro oppure fibre di carbonio.

Lavorazione per termoformatura della plastica

La lavorazione per termoformatura della plastica è adatta a polistirolo e polipropilene. Consiste nell’estrusione di pellicole o lastre destinate a uno stampo che le modella attraverso l’erogazione di aria compressa.

Come viene lavorato il PVC

Il PVC è la nostra plastica preferita, perché dà corpo alle strisce che proponiamo come divisori flessibili per officine, magazzini e laboratori. A seconda del tipo di manufatto o semilavorato da ottenere, il PVC può essere lavorato attraverso i processi dello stampaggio e dell’estrusione.

Nel settore tessile, il polivinilcloruro è adatto alla calandratura e in alcune eventualità, viene spalmato sui tessuti.


VISITA IL NOSTRO NEGOZIO ONLINE