
Porte rapide per camere bianche
Prima di domandarsi che cosa sono le porte rapide per camere bianche, forse si cerca nella mente l’immagine che corrisponde all’espressione “camera bianca”. In poche parole, l’interrogativo è: che cosa sono le camere bianche?
Per mettere definitivamente da parte fantasie di portoni dai piedi alati e macchine fotografiche agghindate da sposa, c’è questo nostro articolo.
Qui sotto raccontiamo che cosa si intende per camere bianche, perché al loro interno sono utili le porte rapide e quali sono le linee guida che le regolamentano.
Camere bianche: cosa sono
L’espressione “camera bianca” in italiano traduce il vocabolo anglosassone “cleanroom”, che letteralmente significa “camera pulita”.
Di che cosa si tratta?
Le camere bianche sono laboratori in cui la presenza di particolato è ridotta al minimo, cioè le particelle in sospensione nell’ambiente sono pochissime. Si tratta di spazi ottenuti grazie a speciali sistemi per filtrare l’aria. Sono luoghi adatti all’esecuzione di speciali attività di chimica, meccanica ed elettronica.
La contaminazione dell’aria in una camera bianca è dalle diecimila alle cinquantamila volte inferiore rispetto a quella dell’aria che siamo abituati a respirare normalmente.
Nelle camere bianche temperatura, pressione e umidità sono mantenute costantemente sotto controllo e variano in base alla destinazione d’uso dello spazio.
A che cosa servono le camere bianche
Le camere bianche forniscono ambienti con una ridottissima presenza di polvere. L’aria che respiriamo normalmente contiene particelle in sospensione di dimensioni che vanno dal nanometro a qualche decina di micron.
Per alcuni processi industriali questo particolato, di cui noi non ci accorgiamo, costituirebbe un’inaccettabile contaminazione. Un’attività da fare all’interno di una camera bianca è il recupero dei dati presenti su un hard disk danneggiato, come succede, per esempio, con le scatole nere di aeroplani e navi.
Il depositarsi di pulviscolo sulle superfici dei piatti degli hard disk comporterebbe un’ulteriore perdita di informazioni.
Linee guida per camere bianche
Le linee guida che stabiliscono le caratteristiche delle camere bianche sono contenute nella normativa europea UNI EN 14644.
Le norme permettono di classificare le camere bianche a seconda di quantità e concentrazione di particolato ammessa all’interno, cioè nel volume dell’aria calcolato in metri cubi. La classe con i livelli di particolato più bassi, quindi la classe più “pulita”, è la classe di pulizia ISO 1. La classificazione arriva fino alla classe di pulizia ISO 9, quella che permette la maggior concentrazione di particelle.
Le misure per assegnare a un ambiente una classe di pulizia possono avvenire in tre condizioni diverse del laboratorio:
- as built (come il laboratorio è stato allestito);
- at rest (in condizione di riposo);
- operational (durante l’operatività).
Costruzione di camere bianche
La costruzione di camere bianche deve avvenire in ottemperanza ad alcune precise condizioni. Infatti, i laboratori di questo tipo devono soddisfare alcune caratteristiche coerenti con l’obiettivo di mantenere al minimo la contaminazione.
I materiali utilizzati non devono emettere particelle nell’ambiente e ogni superficie deve essere liscia e facile da pulire. Occorre che gli spigoli siano arrotondati, le tubature passino all’esterno della camera, e prese e infissi siano complanari, così che non si accumuli pulviscolo in fenditure.
Il sistema adottato per filtrare dell’aria è l’elemento più importante di una camera bianca perché consente di bloccare il passaggio di microrganismi e polveri.
Accesso a laboratori con livello di contaminazione controllato
L’accesso ai laboratori denominati “camere bianche” è possibile solo per personale che abbia una specifica formazione. Chi entra in una camera bianca deve indossare mascherina, abiti monouso sterilizzati e apposito copricapo. La vestizione avviene in uno spogliatoio a ridosso della camera bianca in modo che siano evitate contaminazioni dall’esterno.
Perché sono importanti le porte rapide per le camere bianche
Le porte rapide per camere bianche sono uno strumento importante perché contribuiscono a ridurre l’ingresso di pulviscolo e microrganismi durante il passaggio del personale.
Si tratta di chiusure industriali a tenuta d’aria che bloccano anche il passaggio di umidità e polveri.
Sono dispositivi adatti agli spazi dove avvengono lavorazioni che richiedono ambienti sterili, come accade nei settori farmaceutico medicale, elettronico, alimentare, aerospaziale e nelle imprese che effettuano stampaggio a iniezione.